MISTERI DEL DOLORE
Terzo Mistero
La coronazione di spine

Gli legano di nuovo le mani. E la corda torna a segare là dove è già un rosso braccialetto di pelle scorticata.
E ora? Che ne facciamo? Io mi annoio!
Aspetta. I giudei vogliono un re. Ora glielo diamo. Quello lì…., dice un soldato
E corre fuori, in un retrostante cortile certo, dal quale torna con un fascio di rami di biancospino selvatico, ben duri nelle spine lunghe e acuminate. Con la daga levano foglie e fioretti, piegano a cerchio i rami e li calcano sul povero Capo
Ma la barbara corona ricade sul collo.
Non ci sta. Più stretta. Levala
La levano e sgraffiano le guance, risicando di accecarlo, e strappano i capelli nel farlo. La stringono. Ora è troppo stretta e, per quanto la pigino conficcando gli aculei nel Capo, essa minaccia di cadere.
Via di nuovo strappando altri capelli. La modificano di nuovo.
Ora va bene. Davanti è un triplice cordone spinoso.
Dietro, dove gli estremi dei tre rami si incrociano, è un vero nodo di spini che entrano nella nuca.
Non basta la corona a fare un re. Ci vuole porpora e scettro. Nella stalla è una canna e nella cloaca è una clamide rossa. Prendile, Cornelio
E, avutele, mettono il sudicio straccio rosso sulle spalle di Gesù e, prima di mettergli tra le mani la canna, gliela danno inchinandosi e salutando:
Ave, re dei Giudei, e si sbellicano dalle risa
Gesù li lascia fare
I soldati smettono lo scherno solo alla voce aspra di un superiore che ordina la traduzione davanti a Pilato di Gesù.
Ponzio Pilato lo accenna colla mano dicendo:
Ecco l’Uomo. Il vostro re. Non basta ancora?
Sono uomini quelli che rispondono?
No! Sono iene idrofobe. Urlano, mostrano i pugni, chiedono morte…..